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Il Novecento è stato il secolo della fisica. Albert Einstein, Niels Bohr, James Clerk Maxwell, Michael Faraday: le scoperte di questi scienziati hanno cambiato il modo in cui guardiamo all'universo e alla nostra posizione al suo interno. I semi della loro curiosità intellettuale - che li ha spinti a mettere radicalmente in discussione le certezze della fisica newtoniana germogliano oggi in una rivoluzione tecnologica senza precedenti, alle cui stupefacenti conferme sperimentali succedono teorie sempre più radicali e sofisticate, destinate ad abbattere i nostri preconcetti in merito alla natura delle stelle, alla materia oscura, ai buchi neri e soprattutto all'origine dell'universo. È proprio dal tentativo di capire cosa accadde al momento del Big Bang che Neil Turok parte per raccontare non solo le sfide, gli ostacoli, i traguardi della scienza degli ultimi cento anni, ma anche la storia di una fascinazione senza tempo: quella che, dagli albori della civiltà, ha spinto l'uomo ad alzare gli occhi verso le profondità stellate; quella che Turok stesso, bambino in un Sudafrica lacerato dall'apartheid, ha avvertito guardando il cielo e scambiandolo per una sconfinata volta dipinta. Fin da Archimede e Anassimandro, comprendere l'universo significa capire ciò che siamo, ciò che dovremmo aspirare a essere, e dalle scoperte di questi ultimi discende una rinnovata fiducia nell'uomo e nelle sue capacità.