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Essere di sinistra oggi non è per niente facile. La sinistra è vecchia e inefficace. Nostalgica delle rivoluzioni che furono, prigioniera di un'ideologia smentita dal tempo, parla un linguaggio obsoleto per il XXI secolo. Alex Foti indica la strada che la sinistra deve percorrere se vuole restare viva, attraverso alcune tappe imprescindibili. La prossima sinistra deve essere europea e transnazionale, perché una cultura cosmopolita è il migliore antidoto all'odio religioso e xenofobo. La next left non può che essere ecologista, cosciente che dalle politiche per affrontare il riscaldamento globale e il cambiamento climatico dipende la nostra sopravvivenza. La sinistra deve appoggiare i movimenti di protesta che lottano contro l'oligarchia dei mercati finanziari e proporre soluzioni fiscalmente espansive alla Grande Recessione. La sinistra deve sostenere i giovani se vuole darsi un futuro, offrendo risposte concrete a quella generazione precaria che è la più penalizzata dalla crisi. La sinistra deve rinnovarsi facendo proprie le nuove rivendicazioni del femminismo e affermando la parità di diritti civili che il movimento LGBTQ chiede in Italia e in Europa. Soprattutto, la prossima sinistra deve essere per l'uguaglianza e la libertà, per la democrazia attiva e la dignità umana, in qualsiasi campo e per tutti i soggetti, soprattutto i più deboli. In questo, la sua tradizione è lunga e solida.