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Nell'anno fatidico in cui il mondo intero sta cambiando, il 1989, due ragazzi della provincia italiana si incontrano su una pista da ballo: nasce un gemellaggio di carne, sudore e fasci di nervi. Un'amicizia fatta di meraviglia, di inevitabili miserie, di viaggi di non formazione alla volta di Amsterdam, Londra, Berlino, Thailandia. Non cercano identità, hanno solo bisogno di andare. A guidarli le onde della musica - di una musica nuova, artificiale, prepotentemente fisica. La storia di due ragazzi e di una generazione alla ricerca di un rito definitivo. Il club, la festa perfetta, il dj. Il richiamo eterno del ritmo, l'eco che attende da sempre. Arcaico e più che contemporaneo, capace di annullare il tempo in ondate concentriche di intensità carnale e spirituale. Intrecciata alla storia di due ragazzi che incarnano lo spirito di un'epoca tossica e decisiva, quella del tardo edonismo occidentale di fine millennio, c'è la vicenda di una musica, della sua genealogia e dei suoi generi che si rincorrono, si contaminano, fanno ballare, creano comunità, riempiono i silenzi delle fabbriche dismesse. Dalle sonorità sensuali della disco alla densità ossessiva della techno, gli eden addomesticati della trance, la disperata accelerazione dei beat e l'avvento del revival perenne. E una deriva che porta con sé un lutto, a priori, la storia dei due ragazzi che con gli anni imparano a non somigliare a nessuno, nemmeno l'uno all'altro.