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Questo libro raccoglie i pezzi di cronaca di Piero Colaprico usciti sulla Repubblica negli ultimi venticinque anni. Pezzi di cronaca che sembrano racconti gialli o neri, fatti che l'occhio dell'autore trasforma in storie. Mala storie è un libro di colori. C'è il grigio dell'asfalto, il giallo delle gru, il rosso del sangue. È un libro di odori, e si sente l'odore della metropoli. È un libro di persone, o di personaggi. Anzi, è un libro di persone che sembrano personaggi e che per le strade della città ammazzano per gelosia, per vendetta o per un po' di cocaina. Che lo fanno con una Skorpion calibro 7.65, con un pugnale o con la sola forza delle mani. Di giorno in pieno centro, o in periferia a notte fonda. Un boss della malavita come Angelo Epaminonda, un infermiere che uccide i pazienti per vendere le segnalazioni alle pompe funebri, un serial killer - "il purificatore" - che ammazza perché il mondo è malato "e per ripulirlo dobbiamo morire". E poi ancora: commissari e investigatori, che fanno indagini e che prima o poi, magari, le risolvono.