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L'obiettivo di sradicare la povertà è per la prima volta concretamente alla nostra portata. Eppure un miliardo di persone patisce ogni giorno cercando di sopravvivere, e dieci milioni di bambini all'anno muoiono di fame. Gli abitanti del mondo sviluppato sono di fronte a una scelta decisiva: per non voltare le spalle a un quinto della popolazione globale dovranno diventare protagonisti della soluzione. Oggi la nostra risposta è non solo insufficiente, ma anche moralmente indifendibile. Lo conferma Peter Singer - uno dei cento uomini più influenti della terra secondo Time - in Salvare una vita si può, attraverso argomenti etici, provocazioni intellettuali, esempi illuminanti, dati puntuali e casi emblematici. Ma Singer non si limita alla critica, propone un cambiamento rivoluzionario e pragmatico nel nostro modo di sentire, pensare e agire per eliminare l'estrema povertà nel mondo. E lo fa con un libro che sa essere contemporaneamente un coraggioso atto d'accusa, un lucido manifesto per una nuova etica solidale e un programma «ragionato» in sette punti - dalle iniziative filantropiche personali all'attivismo sociale, a scelte quotidiane minime - che noi tutti possiamo responsabilmente mettere in pratica senza intaccare il nostro benessere.