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Quando, all'ultimo momento, Howard decide di non andare in vacanza, Elizabeth non si perde d'animo: se suo marito deve rimanere in città per mandare avanti la prestigiosa e remunerativa agenzia immobiliare, lei non può certo rinunciare a una pausa più che meritata (da che cosa?, si chiede spesso Howard) nell'albergo più esclusivo della costa inglese e fare sfoggio dei suoi nuovissimi, elegantissimi e firmatissimi abitini estivi. Certo la compagnia non è un granché... L'amica Melody, sempre a caccia di uomini, ha la sua pargoletta ululante al seguito; i vicini di casa Brian e Dotty invece, chissà perché, hanno preferito ritirarsi nell'entroterra. Be', poco male, si possono fare nuove amicizie: sicuramente non l'elegantone che le ronza attorno, si vede lontano un miglio che è un playboy di professione; invece la bellissima Lulu sembra essere una persona molto interessante: effettivamente ha un gusto magnifico in fatto di vestiti e poi bisogna starle accanto, con quel marito terribilmente geloso che si ritrova... Senza alcuna pietà per i suoi personaggi, "Vacanze inglesi" mette a nudo lo snobismo e le invidie di un mondo che usa il sesso come strumento di potere e che non ammette ostacoli (tanto meno se originati da un vago accenno di coscienza) fra sé e la realizzazione dei propri desideri.