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È possibile una traduzione del teatro di Shakespeare che tenga conto dei valori fonici - ritmo, durata, rima, assonanza, allitterazione - del testo originario? Una traduzione che sia propriamente tale e non una blanda parafrasi. È necessaria oggi, per chi traduce Shakespeare, la conoscenza delle ultime acquisizioni dei performance studies? Ossia lo studio delle pratiche esecutive del tempo, che restituisce ai testi shakespeariani il valore di testi tutti vocali, nati, non per la lettura a tavolino, ma per l'azione viva sulla scena, per essere emessi da voce e corpo dell'attore e percepiti dall'orecchio dello spettatore. Da queste domande nasce "Shakespeare come vi piace". Un saggio che incornicia e accompagna le traduzioni di tre testi esemplari per la diversità di maniera: "Love's Labour's Lost", qui tradotto come "Doglie d'amor sprecate", una commedia sofisticata; "Amleto", il più iconico, almeno nel suo fraintendimento romantico, dei drammi shakespeariani; e "Troilo e Cressida", commedia nera o tragedia parodica che sia, un'ardita decostruzione sarcastica dell'eroismo e della politica. Nati dal teatro, invoca Luca Fontana, i testi possano al teatro ritornare, rigenerandosi nella pratica viva. Ultimo ed espresso scopo di "Shakespeare come vi piace": essere l'incipit della traduzione di Luca Fontana delle maggiori opere teatrali di William Shakespeare, che appariranno via via presso il Saggiatore.