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Clonazione, cellule staminali, organismi geneticamente modificati. Questi termini, non più confinati nei laboratori di ricerca, sono sempre più diffusi nei media, nella discussione pubblica, nelle agende politiche e innescano tensioni tra le diverse visioni etiche. Nel contempo, sono meno percepite le interazioni tra scienza, tecnologia e pratiche sociali, in particolare le questioni normative connesse all'evoluzione tecnoscientifica. Da più di vent'anni Sheila Jasanoff costruisce con metodo e dedizione un ponte tra i saperi scientifico-tecnologici e la riflessione normativa. In "Fabbriche della natura", le politiche e le pratiche giuridiche che hanno accompagnato la storia e le applicazioni delle biotecnologie sono seguite nel loro evolversi negli Stati Uniti e nei paesi europei. Un confronto transnazionale e transculturale, dal quale emerge che, nonostante il carattere globale della ricerca biologica, ogni paese costruisce forme proprie di legittimazione dei processi scientifici difficilmente trasferibili in altre culture e società. Ciascuna realtà nazionale si confronta con il proprio passato, con i successi o i traumi; definisce e ridefinisce la propria identità e la propria cultura politica. Questo processo incide sull'idea che i cittadini elaborano intorno alle scienze della vita e alle loro applicazioni.