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Nata dal matrimonio tra un iraniano e un'italiana, Farian Sabahi è cresciuta in una famiglia laica ma culturalmente consapevole della propria doppia radice. Ed è a partire da qui, da questa origine spaccata a metà, che l'autrice intraprende il suo viaggio attraverso alcune città europee, per dar voce ai musulmani di seconda e terza generazione che, come lei, hanno reso l'esperienza della migrazione una componente essenziale della propria identità. Le moschee o i centri islamici di Parigi, Ginevra, Londra, Amburgo diventano in questo reportage luogo d'espressione di un sentire collettivo e occasione per dare la parola a studiosi, autorità religiose, fedeli e convertiti su questioni cruciali del dibattito contemporaneo.