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Il rinforzarsi delle istituzioni democratiche all'interno degli Stati, la creazione di ricchezza economica tramite il libero scambio e il costituirsi di un network di organismi internazionali sono tra le poche evidenze statistiche che accompagnano la possibilità di una pace durevole. Dopo la seconda guerra mondiale, in Europa occidentale, leader lungimiranti con il pieno consenso dei loro popoli decisero di conserva di rompere la tradizione di ostilità reciproca. È pensabile che questa esperienza "regionale" sia effettivamente paradigmatica? Il Simposio di questo numero di FQP si apre con un articolo firmato da Habermas e Derrida, che in qualche modo invita a prendere sul serio proprio il ruolo dell'Europa nell'ambito di una politica globalizzata.