Tab Article
"È tempo questo in cui i cinque continenti sono diventati uno, così come si avvia analogamente a succedere per i pianeti del sistema solare e i popoli si mescolano fra di loro come i grani di riso di un'unica porzione. Qui, se la natura si guarda a uno specchio, scopre di avere l'aspetto di un mutevole manufatto. Nel citato accatastamento, ogni chicco di riso, se è in grado di conservare la propria identità, può partecipare alla costruzione di un unicum armonico e respirante in un nuovo tempo. È questo che viene alla mente, mentre ci si accinge a licenziare i versi di Jidi Majia, autorevole poeta della terra di Li Po, in lingua italiana, sul suolo di Dante. Le culture d'Oriente e Occidente sono come un tappeto in cui il lato sul quale compare il disegno e quello dove fervono i nodi si possono fra di loro scambiare le parti, producendo un'opera complessiva, che è la somma delle due superfici citate. Questo mi viene da proporre, osservando la mondialità con occhio «realistico terminale». Il contributo significativo dell'opera di Jidi Majia, nondimeno, è dato anche dal fatto che i suoi testi danno voce alla propria cultura antica e regionale dei Nuousu, che egli fa rilucere nel panorama della nazione più popolosa del mondo. Questa traduzione è un passo storico che la Collana Argani sta compiendo, consapevoli che le strade esistono solamente se hanno un proprio inizio. E tale è esattamente l'intendimento che vogliamo adesso realizzare qui". (Guido Oldani)