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I processi celebrati davanti ai Tribunali militari dal 10 giugno 1940 all'8 settembre 1943 sono stati tra i 110 e i 115mila, con circa 85mila sentenze di condanna. Questo volume affronta, in modo sistematico, il tema della giustizia militare al fronte e porta il lettore dietro le linee, dentro i Tribunali, offrendo uno spaccato inedito della vita delle truppe. Sui fronti di guerra, più che la tentazione di disertare, era la fame a farla da padrone: il 30% dei reati sono contro il patrimonio, quasi sempre furti di cibo ai danni dell'Amministrazione o dei civili. Si sfata, poi, una volta per tutte il mito del "bono italiano" leggendo le sentenze per i crimini contro le popolazioni civili in Grecia, Jugoslavia, Etiopia e Nord Africa, mentre le sentenze contro i rei di indisciplina, disobbedienza e insubordinazione, solo il 14% del totale, raccontano spesso del difficile rapporto tra soldati e ufficiali. Ma ci sono anche delitti d'amore e contro il pudore. Con centinaia di sentenze in versione integrale, una rigorosa analisi tra storia, giurisprudenza e sociologia.