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Tentare un'archeologia della nostalgia significa compiere un viaggio a ritroso, avventurarsi alla ricerca delle tracce e delle reliquie attraverso le quali i greci della classicità diedero forma al loro passato. Un passato che fonde il mito e la storia, la verità e l'immaginazione poetica, il culto degli elementi naturali e sovrannaturali. Rocce maestose dal profilo bizzarro finiscono per incarnare antiche eroine, e grandi ossa fossili vengono identificate con le spoglie di leggendari giganti. Una tradizione viva, materializzata in immagini e oggetti e continuamente reinventata, una sorta di miraggio danzante sul paesaggio reale e suggestivo delle prime vestigia della civiltà occidentale: un passato che lega in maniera indissolubile gli dèi, gli eroi e i protagonisti della storia.