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Villa della Regina, incantevole Residenza appannaggio delle consorti dei sovrani, divenuta poi collegio femminile e cancellata dal panorama di Torino a causa di decenni di degrado, torna a brillare alle spalle dell'ottocentesca Gran Madre di Dio, nel centro dello scenario cittadino. Edificata per volere del colto e raffinato cardinale Maurizio di Savoia sulla collina oltre il Po, Villa della Regina rappresenta l'unico esempio piemontese di Residenza collinare con Teatro d'Acque, giardino all'italiana e Vigna. Lo scenografico complesso architettonico fonde la Villa, fulcro della composizione, con il giardino e la corona boscata circostante, ed è concepito come un organismo unitario sul modello delle ville romane di Tivoli e Frascati, così in voga nei primi anni del Seicento; l'eleganza del progetto architettonico si arricchisce di regale artificiosità grazie al vasto apparato scultoreo e all'uso dominante dell'acqua, che nel suo scorrere traccia linee costruite ad arte e impreziosisce il giardino. L'esotismo e il gusto per l'ornato che caratterizza gli esterni si ripropone anche all'interno della Villa, scrigno di tesori a lungo dimenticati. I soffitti decorati, gli stucchi, i dipinti, le preziose tappezzerie, gli arredi e i raffinati apparati decorativi sopravvissuti all'abbandono del passato, si dischiudono finalmente in tutta la loro bellezza ai nuovi visitatori.