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Negli ultimi venti anni la Lega si è affermata e consolidata andando ben al di là di un semplice movimento di protesta contro la partitocrazia. Ha mantenuto una sostanziale coerenza con la propria identità originaria, unita a una grande capacità di trasformarsi, cogliendo spesso in anticipo i cambiamenti e i nuovi fenomeni emergenti in Italia o nel contesto internazionale. E riuscita a far avanzare il progetto di accrescere l'autonomia delle regioni del Nord assumendone la rappresentanza politica e a stabilire con le comunità territoriali di riferimento un rapporto 'vero', quale gli altri partiti non sono più in grado di avere. Ha avuto la capacità di far diventare patrimonio del centrodestra molti dei suoi temi privilegiati e in molte situazioni di sostituire i partiti di sinistra nella rappresentanza politica dell'elettorato popolare, in particolare degli operai. Se fino a qualche anno fa i leghisti erano stigmatizzati perché accusati di orientamenti razzisti, oggi il Carroccio è non solo legittimato ma per molti un modello da imitare. Partendo da una ricostruzione delle ragioni dei suoi successi elettorali, Roberto Biorcio affronta i molti interrogativi aperti dalla parabola politica leghista e dalla capacità del partito di Bossi di anticipare e condizionare le trasformazioni della politica italiana.