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Caso unico in Europa, dalla fine degli anni Sessanta a metà degli anni Ottanta, l'Italia è stata attanagliata dal terrorismo che ha rappresentato una concreta quanto angosciosa sfida al sistema democratico. La violenza, gli attentati e le uccisioni hanno accompagnato per lunghi anni il nostro paese, fino a divenire un corollario assurdamente 'normale' della sua quotidianità. Padova, e il Veneto, sono stati tra i crocevia più importanti. In queste pagine viene ricostruito l'intero periodo da tre diversi, ma confluenti, punti di vista. Michele Sartori narra, sulla base delle sentenze giudiziarie e della sua lunga esperienza giornalistica, la cronaca - asciutta quanto impressionante - dell'evoluzione della violenza politica e del terrorismo in terra veneta, con uno sguardo all'intero caso nazionale. Pietro Calogero, uno dei protagonisti delle inchieste più scottanti di quegli anni contro l'eversione di destra e di sinistra, ripercorre le sue strategie di indagine, fornendo particolari mai rivelati finora sul senso e sulla metodologia delle inchieste della magistratura. Carlo Fumian, a partire da una ricostruzione storica più generale del fenomeno terroristico e delle sue implicazioni, ricostruisce gli esordi del 'partito armato' in Italia e i nessi profondi - al di là di divisioni tattiche figlie del settarismo tipico delle formazioni estremiste - che legavano i gruppi armati a un comune disegno strategico insurrezionale.