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1966, nasce a Firenze Superstudio. Il gruppo formato da giovani laureati si distingue subito per le forti relazioni con altri gruppi europei e raggiunge un riconoscimento internazionale con la mostra "Italy the New Domestic Landscape" al Moma di New York nel 72. Un'esperienza dirompente, le cui opere diventano subito fonte di ispirazione per gli architetti contemporanei più noti, da Rem Koolhaas a Zaha Hadid. Il volume ripercorre la produzione di Superstudio nel campo del design, dell'architettura e delle visioni a scala territoriale, attraverso disegni di studio inediti, corrispondenza e testimonianze degli stessi membri del gruppo. Le opere sono esaminate secondo un ordine cronologico e tematico che ripercorre l'intera produzione nel contesto culturale degli anni Sessanta e Settanta, dai progetti scolastici agli oggetti di design, a quelli che ormai sono diventati capolavori delle neo-avanguardie della seconda metà del XX secolo: il Monumento Continuo, gli Istogrammi di Architettura, la Supersuperficie, le 12 città ideali. È grazie a queste opere che Superstudio ha lasciato un appassionato racconto scritto con disegni, fotomontaggi e storyboard, dedicato al destino dell'architettura, alla sua imminente dissoluzione, agli invisibili meccanismi di controllo degli individui messi in atto nelle città all'origine dell'era dell'elettronica, della realtà virtuale e della globalizzazione.