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Gli sviluppi contemporanei del pensiero politico islamico sorprendono per la vivacità, la capacità innovativa e il coraggio autocritico dei suoi interpreti. Sorprende soprattutto la libertà con cui diversi pensatori, fra cui Abdullahi Ahmed An-Na'im, si rapportano ai testi sacri. Essi tendono a liberarsi da un ossequio dogmatico alle prescrizioni del Corano, della Sunna e, a maggior ragione, della Shari'a, pur rimanendo fedeli alla credenza islamica e ai suoi valori etici e spirituali. Senza ignorare l'apporto della riflessione politica europea e nordamericana - in particolare su temi come l'emancipazione femminile, l'autonomia della ragione individuale, la secolarizzazione delle istituzioni politiche, la dottrina dei diritti umani, il diritto internazionale moderno -, sono impegnati in una esegesi politica e giuridica dei testi sacri, la cui interpretazione essi intendono rinnovare rispetto a una tradizione millenaria. Se riconosciuta e apprezzata come merita, l'impresa intellettuale di questi studiosi islamici potrebbe offrire contributi originali anche alle culture politiche e religiose non islamiche quelle occidentali comprese, andando ben oltre la retorica dello scontro fra l'Islam moderato e quello fondamentalista e violento. Presentazione e cura dell'edizione italiana di Danilo Zolo.