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Un viaggio originale e intenso attraverso la ragione politica moderna, colta nei suoi momenti cruciali, tra genesi e crisi (Machiavelli, Gentili, Hobbes, i controrivoluzionari cattolici, i maestri della Scuola di Francoforte, Voegelin). Un libro che aiuta a capire, con radicalità teorica, le trasformazioni e le derive della politica contemporanea. La grande questione del pensiero politico moderno è quella di pensare e tentare di ordinare la contingenza (il disordine storico, ma anche la nuova libertà mondana del soggetto). A partire dal razionalismo di Hobbes, la contingenza è stata ritrascritta dalla ragione politica moderna all'interno dell'orizzonte della necessità e della legalità, facendo dell'analisi realistica e senza agganci alla tradizione dell'individuo e delle sue interazioni una risorsa per legittimare un nuovo ordine artificiale. Tuttavia, questa rimozione della contingenza non riesce a eliminarne del tutto le tracce, che permangono nella necessità come sua interna contraddizione.