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Nato a Londra nel 1925, fellow della British Academy, professore emerito della Oxford Universìty, Sir Michael Dummett è fra i maggiori filosofi della sua generazione. Questo volume offre un agile profilo della sua densa riflessione filosofica. II primo capitolo illustra come egli elabori, attraverso la riscoperta della logica di Gottlob Frege, un originale programma di pensiero centrato sulla questione analitica, ossia sulla comprensione del linguaggio. Il secondo e terzo capitolo ricostruiscono l'itinerario riflessivo che, alla fine degli anni Cinquanta, vede Dummett occuparsi di metafisica. Il quarto capitolo descrive l'indagine generale sulle teorie del significato articolata pienamente da Dummett negli anni Settanta, che lega indissolubilmente la riflessione sul significato a quella sulla nozione di verità. Dummett contrappone due famiglie di teorie del significato: realiste e antirealiste. Al realismo egli rivolge serie obiezioni, esposte nel quinto capitolo. L'alternativa antirealista viene approfondita nel sesto capitolo. Il settimo è dedicato al problema della realtà del tempo, che ha impegnato il filosofo per decenni conducendolo a una svolta negli anni Novanta. L'ottavo capitolo riassume le tesi di Dummett sui rapporti fra filosofia, scienza e religione.