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Nel 1865 un'assemblea di trecentocinquanta persone riunite a Milano decideva di dar vita a una banca popolare che, ricalcando un modello mutualistico già collaudato in Germania e Belgio, fosse in grado di assicurare ai soci i mezzi necessari alla loro impresa. Il piccolo istituto di credito, nato dall'ingegno di Luigi Luzzatti, si trovò presto proiettato nel cuore del complesso processo di crescita che trovava in Milano il proprio centro propulsore. Una coincidenza di cui la Banca Popolare di Milano seppe sfruttare le potenzialità divenendo, forza economica di primo piano non solo a livello locale ma anche nazionale.