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Nel 2020 ricorrono i cento anni dalla nascita di Piero Farulli (1920-2012), violista per oltre trent'anni del leggendario Quartetto Italiano, fondatore di una realtà a tutt'oggi unica in Italia, con la quale ha lasciato un segno profondo nella vita culturale nazionale e internazionale: la Scuola di Musica di Fiesole. Attraverso le voci di chi lo ha conosciuto da vicino, dei testimoni della sua attività di concertista, didatta e operatore culturale, questo volume si propone di ricostruire le caratteristiche della linea di pensiero e dell'impronta lasciata da Farulli, anticipatrice di una visione del ruolo sociale e politico della musica, a tutt'oggi all'avanguardia in ambito internazionale: qui ne parlano amici, musicisti, intellettuali che egli volle vicini nella sua attività, musicologi, uomini politici e amministratori che furono testimoni dell'impresa compiuta dal violista fondatore della Scuola di Musica di Fiesole. Testi di Roberto Abbado, Aldo Bennici, Sandro Cappelletto, Mauro Ceccanti, Lorenzo Cinatti, Sergio Cofferati, Maria Luisa Dalla Chiara, Antonello Farullli, Claudio Martini, Stefano Merlini, Mario Messinis, Eleonora Negri, Anna Ravoni, Edoardo Rosadini, Mario Sperenzi, Adriano Verchiani Farulli.