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«Nel mondo contemporaneo il dialogo tra fedi non è più una scelta quanto piuttosto una necessità senza riserve. Dedicarsi al dialogo interreligioso dovrebbe essere considerata una dimensione essenziale del proprio impegno religioso e possibilmente la parte più nobile di esso. Il dialogo comporta andare oltre il senso artificioso dell'Assoluto e dell'Ultimo, spesso associato a ogni religione, ed essere aperti a quella verità che le trascende tutte. Il dialogo comporta l'ascolto, la comprensione e l'apprendimento reciproci nella consapevolezza che verità, bontà, rettitudine e amore non sono esclusive di alcuna religione in particolare, ma sono beni che Dio ha elargito a tutte le religioni in misura sufficientemente diversa. Il dialogo tra fedi dovrebbe farci comprendere che le religioni sono di più di ciò che separa i rispettivi credenti, che esiste, cioè, una Realtà onnicomprensiva, testimoniata da ogni tradizione, che unisce tutti gli esseri umani nella fratellanza e nell'amore reciproco.» (dalla Prefazione)