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Nel tentativo di definire la complessa realtà umana, l'antropologia filosofica del XX secolo ha cercato di risalire agli elementi strutturanti dei linguaggi corporei, esplorando ambiti poco considerati da quelle prospettive che per lungo tempo hanno invece privilegiato i codici della razionalità. Il volume approfondisce questa prospettiva postulando una trascendente sorgente di senso che si dispieghi sulla "testualità" del nostro corpo e del mondo intero. L'autore riprende le sollecitazioni provenienti dalla cultura filosofica contemporanea e individua i percorsi di senso segnati dal richiamo alle cose sensibili. Paolo Miccoli è ordinario di Storia della filosofia moderna e contemporanea presso la Pontificia Università Urbaniana di Roma.