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Un lungo viaggio comincia dal primo passo - così recita un antico adagio orientale. E, se questo viaggio dev'essere la nostra vita, è bene che il primo passo sia quello giusto, specie oggi che le condizioni delle società attuali, limitando attività fisica e movimenti quotidiani e tenendo spesso incollati i nostri figli per ore a tablet, telefonini e simili, fanno intravvedere il rischio di futuri danni fisici cronici. Cosa di meglio, allora, che un'antica arte, orientale anch'essa, trasformata da strumento di guerra in strumento di pace, ove si coniugano i ruoli di avversario con quello di alleato e s'insegna a coltivare e usare le proprie forze entro la disciplina d'un solido quadro etico che prevede il rispetto, l'onore, l'amicizia, l'accettazione della sofferenza e della sconfitta. E, se poi questo viaggio dev'essere davvero lungo, è necessario che lo si faccia il prima possibile, da bambini e, quindi, giocando. Perché niente al mondo è più serio del gioco, grazie a cui non soltanto noi, ma innumerevoli altri cuccioli, accanto a cui viviamo, apprendono gli strumenti indispensabili a percorrere le vie del mondo.