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Tutti sanno che dopo aver fatto la gavetta presso la bottega del Verrocchio in quel di Firenze, nel 1482 Leonardo da Vinci si trasferì a Milano. A pochi invece è dato di sapere che, oltre che come ingegnere, architetto, pittore e inventore, vi arrivò anche con la qualifica di "musico e cantore". Pertanto alla corte sforzesca gli venne chiesto di occuparsi pure di "cose musicali". Oltre a sviscerare il rapporto fra il grande genio e il mondo dei suoni, il libro racconta, nel modo più semplice e accattivante possibile, la vita musicale dell'Italia del Quattrocento, con particolare riferimento a quella della Milano di Leonardo e di Ludovico il Moro.