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Negli anni Settanta "gioia e rivoluzione" si materializzarono in numerosi festival alternativi e antagonisti. Tali raduni erano concepiti dai partecipanti come spazi liberati, frammenti di un mondo altro, incarnazioni, in principio, dell'utopia hippy, prefigurazioni, in seguito, della futura società comunista. Questo libro ne ricostruisce la storia, passando dall'analisi del primo festival organizzato dalla rivista underground Re Nudo nel 1971: quello di Montalbano di Ballabio fino allo studio del celeberrimo festival del Parco Lambro del 1976, un microcosmo che riprodusse le contraddizioni e i conflitti sociali che infiammavano la realtà quotidiana, ma rispecchiò anche i bisogni, le aspirazioni e le attese di palingenesi delle ragazze e dei ragazzi che vi presero parte. Particolare attenzione viene infine dedicata nel libro alla descrizione delle feste celebrate nel 1977, arene ove si manifestò la vivace creatività collettiva dei giovani contestatori del movimento.