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In quindici passeggiate, Alberto Nessi esplora valli e località di quella "città diffusa" ancora poco conosciuta che si chiama Svizzera italiana: dal Mendrisiotto incuneato nella pianura lombarda alla Leventina già vestita di panni nordici, dall'azzurra Locarno alle vallate grigionesi di Poschiavo e Bregaglia, il viaggiatore va alla ricerca di tracce affettive, sociali, letterarie. In questo esiguo passaggio tra il Nord e il Sud dell'Europa si possono leggere più agevolmente, perché miniaturizzati, i segni della bellezza e dello spaesamento, in un territorio fatto di luoghi e non luoghi, incanti e disincanti, miti e realtà problematiche. Lo scrittore ticinese nelle sue ricognizioni fa incontri inaspettati, si sofferma su aspetti minori della quotidianità ma non dimentica i monumenti artistici; e, soprattutto, dà la parola a chi, con particolare sensibilità, ha saputo guardare, ascoltare, meravigliarsi e poi tradurre le proprie sensazioni in parole poetiche: parole da non dimenticare, perché un paese lo si conosce anche attraverso le immagini e i pensieri che ha saputo ispirare. E la civiltà di un paese la si misura anche dalla cura che ha della propria memoria letteraria.