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Uscito per la prima volta nel 2003, "Giardino Sicano" viene ora proposto ai lettori in un'edizione rinnovata e accompagnata dalla prefazione di Duccio Demetrio. "Giardino Sicano" non può considerarsi un semplice percorso autobiografi co, fondato sul recupero di oggetti perduti. Esso è, piuttosto, un insieme di ricordi che si inseriscono in una cornice di senso più ampia, facendosi veri e propri racconti capaci di accogliere se stessi e il mondo: "quello che vi apprestate a leggere sono ricordi, ricordi belli e brutti, lievi e tristi di un uomo che ha vissuto tante vite per quanti luoghi ha abitato. Un uomo che, per essere più precisi, da quei luoghi è abitato...". Qui il gesto del ricordare si mostra, insomma, come atto vitale, nel quale passato, presente e futuro sono inestricabilmente collegati. E nel quale troviamo testimonianza di come ogni esperienza di vita disegni il proprio percorso passando per molte tracce, facendosi continuamente abitare da luoghi, persone, storie lungo una linea del tempo che sembra non incontrare il limite.