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La vicenda del sottotenente Gaetano Messina, raccontata in prima persona in questo diario, si intreccia con quella di altri 20.000 giovani che, abbandonati nel cuore dei Balcani, scelgono la strada della resistenza ai nazisti, alleandosi con i nemici del giorno prima, i partigiani di Tito, e dando vita alla Divisione partigiana italiana Garibaldi. Una storia eroica, ma anche una storia normale, di uno dei tanti soldati dell'esercito italiano costretti, dopo l'Armistizio dell'8 settembre 1943, a fare una scelta di campo non imposta dall'alto, bensì motivata da ragioni politiche, etiche e personali. È anche una terribile esperienza di fame, freddo e morte che rappresenta una straordinaria prova d'orgoglio, rimossa finora dalla nostra memoria nazionale. Una pagina di storia senza retorica, dove la paura, la sofferenza, il sospetto e la rabbia convivono con il coraggio e la forza di volontà, la solidarietà e l'onore.