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1925-1999 sono un lungo periodo di storia editoriale, iniziato quasi in sordina da Giovanni Scheiwiller, direttore della Libreria Hoepli di Milano nel 1925, con i volumetti dell'Arte moderna italiana. Nel 1936 quelle edizioni acquistano un nome, All'Insegna del Pesce d'Oro. Nel dopoguerra Giovanni comincia a proporre poesia (le 18 poesie di Sinisgalli) e si arresta ad una antologia, Poetesse del Novecento, nel 1951, proponendo al figlio Vanni quasi ancora ragazzo (era nato nel 1934) di prendere il suo posto. E così fu per quasi mezzo secolo alternando arte e letteratura, saggistica e poesia. Se Ungaretti, Quasimodo, Gatto, Sinisgalli erano stati gli amici poeti del padre, Sereni, Pasolini, Giudici, Erba, Raboni, la Merini e poi i poeti del Gruppo 63, per citarne solo alcuni, saranno quelli del figlio. Poi c'è il rapporto con Ezra Pound, con Jorge Guillén, con Eugenio Montale, sempre con una visione della cultura in cui i diversi linguaggi devono confluire e interagire. Costruendo un catalogo (con la nascita anche della Libri Scheiwiller nel 1977) che arriva a comprendere più di 3000 volumi. Non poco per un "piccolo editore" ma grande intellettuale.