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Tra i documenti del Vaticano II la Dei Verbum, salutata da Paolo VI come «principio di molte cose nuove per la vita della Chiesa», può essere indicata come il testo più decisivo e qualificante, che riposiziona al centro della vita ecclesiale il «religioso ascolto della parola di Dio». Puntuale e ben documentato, il presente saggio offre un vademecum aggiornatissimo per rivisitare il documento conciliare. Con chiarezza didattica e prediligendo un taglio storico-teologico, fa scoprire la sapiente articolazione dei temi, ma anche l'armonia dell'insieme: la divina rivelazione e la sua trasmissione, il valore dell'Antico e del Nuovo Testamento, il loro carattere ispirato, l'atteggiamento richiesto al popolo cristiano di fronte alla Parola, la dimensione 'pastorale' contrassegnante l'intero concilio. Il lettore potrà apprezzare non solo ciò che la Dei Verbum fu, ma anche ciò che essa è diventata in questi decenni e ciò che può diventare, una volta che abbia potuto liberare tutte le sue intuizioni e incanalarle verso i pertinenti approdi scientifici e pastorali. È viva la sensazione che la Dei Verbum, a tutt'oggi, non abbia esaurito la sua capacità di rigenerare il tessuto ecclesiale e rendere attuale il messaggio di fede per gli uomini del nostro tempo.