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In questo piccolo libro, "Povertà nello spirito. Passione e passioni", Johann Baptist Metz tenta di compiere un esperimento: egli lega insieme due testi che sono nati alla distanza di quasi cinquant'anni. I due testi delineano l'arco di tensione della sua biografia teologica. In entrambi, infatti, si tratta di testi di intensa riflessione, di spiritualità, nei quali si intrecciano esperienza personale di fede e teologia. Il primo, più ampio, è la riedizione di una meditazione teologica già apparsa in forma di libro nel 1962. Nel corso degli anni è stata tradotta in diverse lingue, rispettando il titolo originale: Povertà nello spirito. Il secondo - Passione e passioni - riproduce una meditazione tenuta nel duomo di Münster nella Quaresima del 2002. La continuità interna tra i due testi sta soprattutto nel fatto che già il primo mostrava una particolare attenzione per l'unità, biblicamente attestata e richiesta, tra amore di Dio e amore per il prossimo. Questa unità si esprime ora, nel secondo testo, come unità inseparabile di Passione di Dio e passione per gli esseri umani, ossia come mistica della compassione.