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È stato uno dei più temuti padrini nordamericani, un uomo d'affari capace di conquistare il rispetto dei clan mafiosi rivali. Vito Rizzuto, originario di Cattolica Eraclea, ha governato per anni il porto di Montréal, snodo cruciale per il mercato della droga in America, e arricchito la famiglia creando una holding del crimine ramificata in mezzo mondo, capace di infiltrarsi anche in Italia, secondo la DIA, nella gara per il ponte sullo Stretto di Messina, e di riciclare centinaia di milioni di dollari attraverso una società con sede di fronte a Palazzo Chigi. Tutto questo prima dell'arresto che divide la famiglia e ne mette a rischio il futuro: da un carcere del Colorado, don Vito assiste impotente all'assassinio del figlio e del padre, agli agguati ai colonnelli e agli amici e alla crescita inarrestabile della 'ndrangheta. Quando,- a sessantasei anni, esce di prigione, è pronto a ricostruire il suo impero criminale e a cercare una vendetta terribile... Un'inchiesta che, attraverso l'avventura nera di Rizzuto, della sua famiglia e dei suoi sodali, ci permette di capire nuovi aspetti delle dinamiche secondo cui si sviluppa e prospera la criminalità internazionale, e squarcia il velo sui nuovi equilibri di potere mafiosi in America.