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Raffaele Damiani è lo scrittore "scoperto" in diretta tv dallo show di Rai Uno "Il treno dei desideri" condotto da Antonella Clerici. Questo romanzo è il "sequel" dei suoi due precedenti polizieschi: "Una storia di mafia" e "Giallo all'ombra della cattedrale". Anche qui. Elio Vittori, funzionario di polizia, e Lello Namidia, giornalista, si trovano di fronte a un "caso" apparentemente irrisolvibile. Namidia, da Roma, dove vive e lavora, torna nel suo paese d'origine, Alia, in Sicilia, per scrivere un articolo sulle grotte della Gurfa, sito di notevole interesse archeologico e speleologico. Casualmente (ma forse no), un anziano compaesano amico di famiglia riferisce al giornalista un fatto di cronaca legato a quelle grotte: sedici anni prima vi fu rinvenuto uno scheletro, ma sul macabro ritrovamento non venne svolta alcuna indagine e la vicenda passò sotto il più assoluto silenzio. Comincia così, per Namidia e Vittori, una lunga e complessa indagine per scoprire a chi appartenesse lo scheletro e perché fosse stato nascosto proprio in quel luogo speciale: da Alia a New York, da Roma a Merano per ricostruire una vicenda iniziata nei ruggenti anni '20 e ricomporre un misterioso passato fatto di immigrazione, mafia, sospetti e gelosie.