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"'La meglio gioventù' è una lunga storia che ci riguarda. Essere o non essere stati dentro a quella generazione (i 40/50enni di oggi) è del tutto secondario. Il suo riverbero, persino involontario, ha talmente irradiato il prima e il dopo di questo Paese e dei suoi paesaggi mentali da cambiare (per sempre) il taglio, la luce, la profondità, la prospettiva: è diventata parte del mutamento. Mai prima d'ora (in Italia) quella generazione era stata raccontata con tanta ampiezza temporale e precisione (specialmente emotiva) consentita da uno sguardo interno che si è fatto distante, acuto, asciutto." (Pino Corrias)