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Questa edizione curata da Roberto Gatti è la prima traduzione italiana - corredata di ampia introduzione e di note filologiche e storiche -, di un'opera inedita di uno dei maggiori esponenti della filosofia ebraica medievale, Gersonide (1288-1344), figura di spicco dell'aristotelismo ebraico e autore di una serie di "Supercommentari ai Commenti" di Averroè alle opere di Aristotele. Il testo qui tradotto, appartenente a quest'ultima tipologia, è il "Commento a tre Epistole" di Averroè e figlio, il cui intento è di individuare i fattori che rendono possibile la conoscenza e la natura della «felicità mentale», grazie alla quale al culmine del suo processo conoscitivo l'uomo raggiunge l'immortalità. Il "Commento" mostra come anche il mondo ebraico medievale abbia avuta conoscenza degli esiti più radicali della noetica di Averroè.