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Con il terzo volume l'opera magistrale di James Dunn dedicata ai primi centovent'anni del movimento di Gesù giunge a compimento. "Né giudeo né greco" copre il periodo successivo alla distruzione di Gerusalemme del 70 e si spinge fino al secondo secolo inoltrato, quando il cristianesimo inizia ad acquisire tratti distintivi che lo rendono riconoscibile all'esterno e insieme comincia a darsi una fisionomia peculiare che ne farà qualcosa di diverso da una corrente giudaica. Dunn esamina in profondità la letteratura del tempo - compresi i cosiddetti apocrifi e le opere della prima patristica - dalla prospettiva dello sviluppo che dalla divisione dal giudaismo condurrà alla grande chiesa e alla ellenizzazione del cristianesimo. Gran parte del primo tomo è dedicata all'illustrazione del passaggio dalla tradizione orale imperniata su una precisa nozione di evangelo alla sua concretizzazione scritta nei testi che presero il nome di vangeli.