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"Ruoqi sperimenta senza tregua. Indaga l'essenza femminile attraverso il tratto di pennarello, crea nuove forme. Le sue donne sono poetiche, leggiadre, ma mai superficiali. Catturano lo sguardo e creano empatia. Tang è un produttore seriale di disegni e progetti. Lo scopo è provocare un'emozione, la riscoperta della bellezza della tradizione rivista annullando le barriere tra Oriente e Occidente. Lo sforzo è quello di stabilire un metodo che indichi la strada verso nuovi orizzonti. Dalla proliferazione di ideogrammi nascono la donna foglia, la donna pannello, la donna puzzle, la donna cerchio, la donna frutto, la donna drago, la donna sirena. Altre ancora si materializzano dalle macchie dipinte ad acquerello creando una sorta di dialogo immaginario con il Rinascimento e Botticelli fino a Pablo Picasso, Francis Bacon, Lucio Fontana, Oskar Schlemmer e Keith Haring. "Disegno gli abiti sospesi nel vuoto, immaginandoli in astratto e trasformati in prodotto finale" raccontava Rey Kawakubo, la designer giapponese che ha cambiato il concetto di moda contemporanea e rifiuta di essere considerata artista, definendosi pragmaticamente (o provocatoriamente) una business woman. "Verità" è una delle parole più amate da Tang. E per un artista (o designer di moda?), verità significa proprio trovare se stesso." (Maria Teresa Veneziani)