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Nell'ottica del suo autore, libro non adatto alle persone che sognano pur da sveglie, anche se molti uomini «credono volentieri in ciò che desiderano» (così Giulio Cesare nella "Guerra gallica", l. III, 18, 6). Queste "opinioni" saranno infatti "scomode" a quanti credono nel "buonismo", e in «un mondo senza guerre» (titolo di un libro recente). Ma a costoro si può rispondere, col filosofo greco Eraclito, che «La guerra è madre di tutte le cose e di tutte regina». L'autore di queste pagine cerca di esaminare fatti di cronaca ed eventi storici seguendo ragione e buon senso. Quanto alla storia, dissente da Cicerone, che la considerava «maestra di vita». Tuttavia in questo libro sono menzionati personaggi famosi, perché senza un minimo di conoscenza storica non si può parlare di cultura.