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I ritratti dei grandi protagonisti della società dello spettacolo italiano nel dopoguerra. Masolino d'Amico, l'autore, ha avuto il privilegio (lui figlio e nipote di altri protagonisti del teatro della musica e del cinema) di guardare i giganti, per così dire, negli occhi: Anna Magnani e le sue "lune" (rarissima, forse unica amica con cui non aveva mai litigato era proprio la madre di Masolino, Suso Cecchi d'Amico); l'esprit de l'escalier che frenava Ennio Flaiano nel parlare, pur essendo maestro di giochi linguistici; il carisma di Visconti perfino nel potare le aiuole; lo stile davvero principesco di Burt Lancaster; l'identità tra Sordi e il suo personaggio dello schermo; l'angelica astrazione di Nino Rota; Panelli sulla spiaggia di Castiglioncello improvvisatore di sketch migliori che in televisione; Rina Morelli attrice naturale e il suo opposto Paolo Stoppa studiato anche nel guardaroba; e così per tanti altri con cui la familiarità si univa però sempre alla consuetudine creativa e al più serio fervore artistico. Senza fanatismo, senza timidezza, senza curiosità morbose, ma anche senza la frivolezza della mondanità. Per cui sono ritratti segnati da una naturalezza e venati di una umanità immediate: che Andrea Camilleri, con sintesi calzante, nella sua introduzione definisce "gioia".