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"Sutera, domenica 25 febbraio 2007. Alle 10 del mattino la grande piazza sotto la rocca di San Paolino è in assolato silenzio. Solo i miei passi e quelli del sindaco, Gero Di Francesco. Ci eravamo dati appuntamento lì per un saluto prima che io facessi ritorno a Palermo: la cerimonia del giorno avanti era finita tardi, con cena; e io non me l'ero sentita di affrontare nottetempo una strada a rischio di vita come la Agrigento-Palermo. Affacciati alla ringhiera di ferro, Gero mi mostra il tanto bene e il tanto male giù nella valle attorniata dalla catena dei monti: le brevi alture più prossime, sparpagliate - chissà per quale capriccio di avventura, mi dico - fuori dalla compatta catena all'orizzonte; due sono ampiamente spianate nella sommità: il più ampio artificiale pianoro accoglierà tutta la spazzatura dei paesi circostanti per arderla." Questo nuovo libro di Elsa Guggino, è nuovo anche nel senso che esce dal suo tracciato di studio e di scrittura come antropologa. Sono annotazioni prese nel corso degli anni su vicende che hanno attraversato la sua vita. Nessuna diaristica intimità; piuttosto un dire segnato da ironia e autoironia, benché non manchino qua e là accenti commossi. Persone note e meno note, incontrate in Sicilia o altrove, sfilano agli occhi del lettore, colte in situazioni che da persone le fanno personaggi.