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Alberto Vigevani racconta 'le ultime vacanze dell'infanzia' di Giacomo, figlio minore di una famiglia della salda borghesia milanese delle professioni tra le due guerre. E' un ragazzo fantastico, mediocre a scuola, tendente alla tristezza contemplativa, che reagisce agli urti del mondo con l'indolenza oppure con l'eccitazione. E' insomma un incompiuto. E il padre, altro protagonista segreto del racconto, lo attende come alla svolta della vita, in un futuro controllato e previsto. Un'esperienza che può permettere al ragazzo di entrare nella vita per una porta inattesa: sotto il segno 'non della conquista, ma della poesia.'