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Il Testo Unico per la Sicurezza sul Lavoro ha assegnato ai Coordinatori per la sicurezza una funzione e, di conseguenza, una posizione di garanzia di estremo rilievo, posizione che è stata, a più riprese, confermata dalla giurisprudenza di merito e di legittimità la quale ha sancito, a chiare lettere e con toni anche forti, il ruolo centrale svolto da questi soggetti e dagli adempimenti che questi devono svolgere per effetto degli obblighi di legge. Tra questi prioritari adempimenti, spiccano la redazione ed il successivo aggiornamento del Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) che, negli intendimenti del legislatore, nasceva come il documento principale per la valutazione di quei rischi che, essendo collegati alla compresenza ed all'interferenza mutua tra i molti soggetti presenti nel cantiere, non potevano essere immediatamente percepiti né dal committente né dalle stesse imprese partecipanti alle lavorazioni. La pressante tempistica che caratterizza il moderno "mondo" dell'edilizia ha inciso, purtroppo, sulla qualità di questo documento che, col tempo, è divenuto per molti un "semplice obbligo formale" a cui adempiere magari attraverso l'utilizzo di schede precompilate o supporti informatici che, generalmente, non possono rispecchiare la realtà del cantiere.