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La programmazione costituisce un elemento sostanziale, fondante e imprescindibile degli interventi nel campo sociale. Il perché è facile intuirlo: quando si elaborano idee, politiche ed azioni, pubbliche o private, per dare risposte concrete a situazioni di difficoltà delle persone o per organizzare al meglio i servizi, il pensiero sottostante non può che essere prospettico. La stessa essenza teorica e pratica dei servizi alla persona, in quanto servizi non standardizzabili in astratto, implica una particolare attenzione alle coordinate temporali, se non altro per adattare le possibili risposte alle effettive esigenze che esprimono i bisogni. Partendo da queste considerazioni, il testo approfondisce la programmazione sociale in tutte le sue sfaccettature: dalla dimensione storica anche europea ed internazionale, ai contesti culturali di riferimento; dalla governance multilevel, ai modelli e ai metodi prevalenti. Sotto il profilo più operativo, partendo dallo studio della concreta evoluzione negli ultimi dieci anni degli strumenti di programmazione a livello nazionale, regionale e locale, il libro approfondisce principi, significati, struttura, contenuti, esiti, valutazioni e responsabilità per ognuna delle tipologie di programmazione, che, a seconda dell'ambito di riferimento spaziale, temporale, soggettivo e personale, possono assumere una valenza generale, una valenza strategica e una valenza operativa.