Il risparmio energetico nell'edilizia residenziale pubblica. Politiche, progetti e strumenti di Brunetti Gian Luca; Delera Anna; Ronda Ermanno - Bookdealer | I tuoi librai a domicilio
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Il risparmio energetico nell'edilizia residenziale pubblica. Politiche, progetti e strumenti

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Il settore residenziale in Europa è la causa del 40% dei consumi energetici. Più del 10% degli alloggi (circa 25 milioni) sono sociali e il Cecodhas (Comitato europeo di coordinamento dell'alloggio sociale) stima che almeno il 60% di tale patrimonio necessiti di interventi di riqualificazione energetica. E' dunque evidente il ruolo strategico che potrebbe svolgere questo particolare ambito nella riduzione delle emissioni di CO2 prodotta, valutata in 460 milioni di tonnellate. Per quanto riguarda l'Italia poi, il tasso di obsolescenza del patrimonio residenziale pubblico è molto alto. Si pensi solo che oltre il 30% degli edifici è stato costruito prima della seconda guerra mondiale; il 66% tra il 1945 e il 2000; più della metà è dunque stato costruito prima dell'entrata in vigore della legge 373/1976 per il contenimento dei consumi energetici per uso termico negli edifici e il 22% è in uno stato di mediocre se non di pessima conservazione. Tra molti studiosi e addetti ai lavori si stima che la riduzione dei consumi energetici per il riscaldamento e il raffrescamento ottenibile attraverso operazioni oculate di riqualificazione edilizia sullo stock esistente sia oggi nell'ordine del 30%-50%. Quali i vantaggi in termini di riduzione delle emissioni di gas serra; risparmio energetico; miglioramento dei livelli di confort abitativo; valorizzazione del patrimonio edilizio coerente con la certificazione energetica?

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