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Il volume vede coinvolti psicologi, didatti, pedagogisti, sociologi, economisti, filosofi e studiose di diritto e di scienze politiche. Da questi diversi punti di vista disciplinari, critica anche aspramente i 'miti' tradizionali dell'orientamento (da quello dell'adattamento della persona all'ambiente, a quello della meritocrazia e del profiling). La proposta che viene avanzata conduce a ragionare attorno ad una visione dell'orientamento in termini di dispositivo in grado di contribuire ad educare alla ricerca di senso anche a proposito della scelta e della progettazione formativa e professionale. I servizi e i professionisti dell'orientamento - è questa l'idea su cui convergono i vari saggi presentati - potrebbero trarre ispirazione da quanto si sta affermando a proposito di giustizia sociale, di economia etica e di sviluppo inclusivo e sostenibile per tutti. Tutto ciò deve fare i conti con le tante complessità delle tematiche dell'educazione e del lavoro, richiede analisi contestuali e visioni multi ed interdisciplinari, a cui qui viene dato ampio spazio. CONTRIBUTI DI: G. Bertagna, E. Camussi, A. Cattani, I. Di Maggio, L. Garlati, M.C. Ginevra, A. Lanzavecchia, L. Nota, V. Pellegrino, R. Poli, M. Romito, S. Santilli, M. Telatin, P. Venturi