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La straordinaria ricchezza della riflessione di Giovanni Maria Bertin che ritroviamo nella presente raccolta antologica intende ripercorrere il suo cammino intellettuale dagli scritti giovanili sino a quelli della maturità. Ne emerge un profilo complesso ed articolato, nel quale la matrice essenzialmente banfiana del suo pensiero si apre a un insieme di sollecitazioni teoretiche, che l'arricchiscono senza snaturarla. È interessante, quasi emozionante oggi, cogliere l'impegno serrato e continuo con cui il primo Bertin si dedicava all'esercizio antidogmatico, in un Paese dominato dall'Idealismo crociano e gentiliano e dalla pretesa di risolvere in astratto le contraddizioni dell'esperienza educativa. Nondimeno appassionante, la forza demonica del suo pensiero più recente: gli studi dell'ultimo periodo risultano ancora attuali, talvolta, profeticamente attuali, nella loro perdurante tensione verso le dimensioni dell'utopia e dell'inattualità. Scorrendo le sue pagine, ci si rende conto che, quella che costituiva inizialmente una scuola e una prospettiva di pensiero particolare, è divenuta col tempo un leit motiv della nostra epoca, che contribuisce a definirne lo Zeitgeist e che può, legittimamente, considerarsi patrimonio di tutta la comunità pedagogica.