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Fra verità storica e verità poetica, con tecnica suggestiva a flashback dal presente al passato e dal passato al presente si dipana la narrazione intensa e densa di pathos nel sogno atemporale infinito ed indefinito, la Visione della protagonista Vittoria. Da uno spaccato di vita di un'antica famiglia del Trecento nel centro storico di una città che ha l'orgoglio della prima Scuola Medica europea scorrono gli anni difficili e drammatici che vanno dalla cornice dorata della Belle Époque al fragore delle armi della guerra ed al fervore della ricostruzione post-bellica. Romanzo memorialistico o biografia romanzata ondeggia fra realtà e fantasia, fra drammaticità ed evasione, sovrana la Memoria e protagonista effettiva l'Arte, in particolare la Musica nella sua funzione salvifica e strumento di pace: un appello agli adulti per non dimenticare e alle nuove generazioni perché sappiano. Dal salotto artistico-letterario-politico di Don Giacomo che dal Piemonte trasferì nel Sud la tradizione del concerto in casa, frequentato dai rappresentanti più illustri della Cultura, dell'Arte e della Politica negli anni Trenta muovono i prodromi del cambiamento: l'avanzata delle sinistre e le lotte operaie, il sindacato e la Camera del Lavoro, il fervore di impegno per la tutela dei diritti degli umili.