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Sono automaticamente destinati a successo i tentativi di replicazione del sistema duale tedesco, indipendentemente dal contesto nel quale sono calati? È possibile promuovere l'alternanza formativa senza una specifica attenzione alle finalità pedagogiche, ma ricercando solo scopi economici e sociali, come accade in Europa da quasi un decennio? La formazione professionale basata sul lavoro è la metodologia pedagogica più idonea a preparare giovani che dovranno affrontare mutevolezza delle condizioni di mercato, incostanza economica, variegati percorsi di carriera, centralità delle competenze di natura personale? Dopo aver inquadrato analiticamente i profili normativi, ordinamentali e statistici del sistema duale tedesco e dell'alternanza tra scuola lavoro, anche mediante contratto di apprendistato, diffusa in Italia dopo Jobs Act e La Buona Scuola, l'autore prova a ricondurre a sistema la "formazione duale italiana", superandone la definizione funzionalistica e dimostrando come l'alternanza formativa correttamente intesa sia una metodologia pedagogica non solo possibile, ma addirittura necessaria per l'educazione integrale della persona e, quindi, per la sua occupabilità lungo tutto l'arco della vita, in qualsiasi epoca storica o stagione economica.